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Chapter 3 - Come un agnello smarrito

> Il ragazzo sedeva sui gradini, lo sguardo fisso sull'altare.

Sariel lo osservava. Non come si scruta un nemico, ma come si contempla un'eclissi: sapendo che c'è luce, anche se è coperta.

L'umano tremava appena. Non per freddo, ma per timore.

Non paura dell'angelo.

Non paura della morte.

Timore di essere visto. Di essere degno.

Non aveva nome. O forse sì, ma non lo disse.

E Sariel non chiese. Non era ancora il tempo.

"Non so perché sono venuto."

Il ragazzo parlava da solo, come chi è abituato al silenzio.

"Ho sognato una scala. Bianca. Alta. E una voce mi ha detto: 'Sali.'"

Sariel abbassò lo sguardo. Le sue mani erano aperte. Vuote. Accoglienti.

Non era la prima volta che un uomo sognava una scala.

Non era la prima volta che Dio parlava nel sonno.

"Tu credi che Lui taccia," continuò il ragazzo, "ma io… io credo che sia ancora lì. Solo… parla piano."

Sariel chiuse gli occhi.

La Fiamma della Voce, da secoli spenta sull'altare, tremò.

Solo per un istante.

Ma bastò.

Dio non aveva parlato.

Ma aveva risposto.

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